Di Ersinija Galin
Foto di Ersinija Galin e
di Daniele Lazzaretto
Nomen Omen – Vita Nova – nuova vita ed è ciò che Cascina Vita Nova, in via Scanini 42 a Milano (Baggio) offre ai senzatetto e alle persone fragili della zona un riparo, un pasto e anche opportunità per un futuro migliore. Una cittadella della solidarietà dove la novità è fornire una dimora a coloro che vogliono iniziare questo nuovo percorso di vita, senza dover abbandonare il proprio compagno a quattro zampe con il quale hanno condiviso la strada. Un’opportunità per reinventarsi, ritrovarsi, far emergere le proprie competenze e i propri talenti, proiettandosi verso un futuro migliore.
Ad un anno dall’apertura della struttura, sette appartamenti (monolocali e bilocali) sono tutti occupati da altrettanti senzatetto, sia uomini che donne, con i loro cani. Di queste persone, quattro hanno un lavoro (pulizie, pulizia dei parchi, dogsitter, cameriera in pizzeria), una è in pensione e altre due sono state accolte da poco e quindi gli operatori stanno lavorando con loro per inserirle nell’attività lavorativa più idonea.
Il Diciotto ha intervistato Alberto Sinigallia, presidente di Fondazione Progetto Arca
D: Come e quando è nata Cascina Vita Nova? Quali sono i suoi obiettivi?
R: Cascina Vita Nova nasce nell’ottobre 2021 dall’esigenza di dare riparo alle persone senza dimora che non possono accettare l’accoglienza nelle strutture cittadine, dove gli animali non sono ammessi. L’obiettivo primario è di ospitare in appartamento chi ha vissuto in strada insieme agli amici animali, in particolare cani, secondo il modello “housing first”: dalla strada direttamente alla casa, consentendogli di ripartire attraverso la ricostruzione delle competenze e l’avvio di un percorso di inserimento lavorativo, fino a giungere a una nuova autonomia.
Il progetto nasce da un desiderio e un’ispirazione di Giorgina Venosta, affezionata donatrice di Progetto Arca, che insieme al marito Aldo Bassetti ci ha permesso di ristrutturare una prima parte della Cascina. A questa generosa donazione si è aggiunto nel tempo il supporto di numerose realtà, grandi e piccole, così ora Cascina Vita Nova accoglie anche un negozio di parrucchiere, una mensa, un social market e un guardaroba sociale accessibile alle persone e alle famiglie più fragili del quartiere.
D: Quali attività vengono svolte presso la sede di Baggio?
R: Negli spazi della Cascina, oltre agli appartamenti per senza dimora con cani, sono attivi oggi uno spazio per la cura degli animali e un parrucchiere aperto non solo agli inquilini ma anche a uomini e donne fragili del quartiere. È presente anche un guardaroba sociale, aperto con l’obiettivo di restituire dignità a coloro che ne hanno bisogno e sanno di poter venire qui a scegliere e provare i propri vestiti. Il tutto rientra nel cosiddetto Progetto Bellezza, secondo il quale ciò che è bello fa stare bene e aiuta il recupero della persona. Noi ci crediamo fermamente.
Abbiamo inoltre una mensa che serve 70 pasti ogni giorno e un social market aperto a 250 famiglie del territorio, segnalate dai Servizi Sociali, che qui possono fare la spesa gratuitamente.
C’è ancora un’area che è in fase di ristrutturazione e che servirà sempre più a promuovere la condivisione e il dialogo tra i cittadini e le realtà del territorio. Ci piace pensare di aver dato vita una piccola “Cittadella della Solidarietà” per far risuonare bellezza in persone che hanno sempre vissuto un disagio molto forte.
D:. Come vengono individuate le persone che necessitano di assistenza?
R: Il progetto di accoglienza di Cascina Vita Nova è inserito nella rete del Comune di Milano: gli ospiti, individuati dai Servizi Sociali o dalle Unità di strada, hanno la possibilità di vivere qui un anno, il tempo necessario per recuperare relazioni e competenze, per orientarsi ai servizi sul territorio e al mondo del lavoro, per avviare un piano di risparmio grazie al supporto dei nostri educatori e consentire così un’autonomia duratura. Sempre attraverso i Servizi Sociali vengono individuate le famiglie che usufruiscono degli altri spazi come la mensa e il social market.
D: Quante persone, tra volontari e operatori, svolgono la loro attività presso la cascina?
R: Abbiamo un’equipe multidisciplinare di operatori sociali ed educatori a disposizione degli ospiti della Cascina e impegnati nei servizi messi a disposizione nei vari spazi. Inoltre, quando organizziamo eventi e incontri, spesso aperti anche alla cittadinanza, coinvolgiamo anche un numero importante di volontari della Fondazione.
D: Se qualcuno della zona avesse bisogno del Vostro aiuto, a chi si può rivolgere?
R: Il nostro centralino presso la sede centrale è disponibile ad accogliere le esigenze e indirizzare le persone verso i servizi e i referenti più adeguati. Tutte le indicazioni sono sul nostro sito www.progettoarca.org
D: Se qualcuno della zona volesse aiutare come volontario/a, quali requisiti deve avere e chi può contattare? E se invece volesse fare una donazione in beni o in denaro?
R: Invito chiunque volesse dedicare del tempo ad aiutare le persone più fragili, diventando così parte attiva dei nostri progetti, a consultare la pagina sul nostro sito dedicata ai volontari: a un primo contatto e momento di formazione, segue la scelta di dedicarsi, in base ai propri desideri e inclinazioni, a diversi servizi come la distribuzione dei pasti nelle mense dei centri di accoglienza, le Unità di strada serali, la consegna di pacchi alimentari e spese di fresco alle famiglie.
https://www.progettoarca.org/cosa-puoi-fare-tu/diventa-volontario.html
Per sostenerci infine, ci sono diverse modalità: dall’attivazione di una donazione regolare al 5xmille, tutti i dettagli anche qui sulla pagina dedicata:
https://www.progettoarca.org/sostienici/privati.html
Scrivendo a donazioni@progettoarca.org risponderemo alle domande di chiunque vorrà approfondire gli aspetti della nostra attività.
Fondazione Progetto Arca onlus nasce a Milano 28 anni fa per portare un aiuto concreto a persone che si trovano in stato di grave povertà ed emarginazione sociale. Al centro del suo intervento, ci sono persone senza dimora, famiglie indigenti, persone con problemi di dipendenza, rifugiati e richiedenti asilo. Ogni giorno Progetto Arca offre ascolto e assistenza in strada, pasti caldi, la possibilità di dormire al riparo, cure mediche e accoglienza in case vere a migliaia di persone povere. Con i suoi operatori e volontari, accompagna ogni persona in difficoltà in un percorso di recupero personale e di reinserimento sociale, abitativo e lavorativo. Nell’ultimo anno Progetto Arca ha servito più di 2 milioni e 600 mila pasti, offerto 340 mila notti di accoglienza e 3.000 visite mediche; 25.000 persone hanno ricevuto aiuto. www.progettoarca.org